Fonte: Dialogonews.it

Si può fare politica senza fronzoli, propaganda becera, selfie e post autocelebrativi? Si, si può fare. Ragionando e facendo ragionare su proposte, programmi, idee. Si può fare anche stando fuori dal Consiglio Comunale, ma stando sul pezzo, affrontando problemi e proponendo soluzioni.

A Sesto ne sono esempio I Giovani Sestesi con Paolo Vino, attento alle problematiche sestesi e diversamente da chi amministra, profondo conoscitore del tessuto sociale. Cosi come Italia Viva, che fa costruttive e intelligenti politiche  fuori e dentro le istituzioni.

Lo fa in Regione con Lisa Noja e lo fa a Sesto con gli strumenti di comunicazione sempre attuali, critici e propositivi. Si può essere d’accordo o meno con loro (e noi non sempre lo siamo), ma va riconosciuto che sono gli unici soggetti politici che danno un senso alla politica con la P maiuscola. 

Certo sono realtà piccole, ma per quanto producano sono giganti di fronte ad un vuoto abissale percepito. Ci piace pensare ad una politica diversa per il futuro. La città ne ha assolutamente bisogno. Ci piace pensare a un risveglio del Pd sulle problematiche cittadine, sulla capacità di coniugare progettualità e proposte. 

Sulla penetrazione in una realtà, come quella sestese, molto articolata con livelli di sofferenza elevata in ampia parte della popolazione e soprattutto di passare da un nebuloso campo largo ad una costruttiva alleanza politica che sia rappresentativa dei ceti sociali, delle realtà economiche, del mondo del lavoro.

Si può fare, prima però bisogna costruire un programma serio che sia alternativo all’attuale politica cittadina. Non poco, ma non impossibile. (P. D. L.)

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